Una dichiarazione al riguardo indica che in questo campo ed in quello di Al Hol, nel nordest del paese, gli Stati Uniti impediscono ed ostacolano lo smantellamento dei due accampamenti, “malgrado una media di 10 civili morti al giorno per la pessima situazione umanitaria”.
La dichiarazione sottolinea che gli sfollati che desiderino abbandonare questi accampamenti si vedono obbligati a pagare ai terroristi mercenari di Washington, affinché possano arrivare al corridoio di Jeleguem, situato vicino a Rubkan.
Il comunicato allude agli sforzi del governo siriano affinché gli sfollati ritornino in modo sicuro e volontario alle loro case ed esige a Washington di smantellare i due accampamenti ed abbandonare il territorio.
Inoltre, la dichiarazione chiede a tutte le organizzazioni internazionali di offrire tutto l’aiuto possibile al popolo siriano ed ad incoraggiare il rimpatrio degli sfollati.
Reitera anche che l’entrata dei convogli umanitari nell’accampamento di Rukban non risolverà i problemi, ma permetterà solamente di somministrare alimenti e materiale medico ai terroristi che si trovano nell’accampamento e nella zona di Tanef, vicino alla frontiera con Giordania.
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