Festival Timbalaye apre capitolo sulla rumba in provincia cubana di Matanzas

 
Isabel Hernandez, direttrice di citata istituzione, ubicata nel Castello San Severino di questa urbe, a 100 chilometri all’est de L’Avana, ha ricordato che il territorio di Matanzas conta su un importante lascito culturale degli africani portati con forza dalla loro terra. 
 
Ha ricordato che il Museo è situato in un antico fortino, unico immobile degli anni dell’epoca della fondazione di questa città di 300 anni, e fa parte di un progetto dell’Unesco dagli anni 90 nella Rotta della Schiavitù nel continente. 
 
Hernandez ha ricordato che Cuba ha riconosciuto sempre il lascito africano in tutti i settori della vita sociale. 
 
Uno spettacolo folcloristico a carico del gruppo Los Matanceros, ha chiuso l’incontro, mentre la giornata di apertura avrà una notte di lusso con la presenza de Los Muñequitos de Matanzas, AfroCuba e Los Reyes del Tambor, nella Plaza de la Vigia. 
 
Per domani è previsto nella Casa della Cultura Bonifacio Byrne, un incontro teorico per presentare le caratteristiche della rumba “yumurina”, cioè di Matanzas, con una classe a carico di Yasmany Alfonso e Fredy Alfonso. 
 
L’agenda includerà il momento “La Danza nella Rumba”, coi balli di Ana Perez Herrera e Yurien Garcia, per concludere con la rappresentazione “Entre Puentes… La Rumba” ed i gruppi: Obbini oñi e l’Accademia “La Rumba Soy yo”. 
 
Il programma a Matanzas terminerà mercoledì, con un ricevimento nel museo municipale di Colon e la presentazione del gruppo Iyaguare Oshun, ed il posteriore trasferimento alla vicina municipalità di Perico, per vedere l’attuazione del gruppo Gangá Longoba, unico del suo tipo nel paese. 
 
Specialisti segnalano che la rumba è uno stile di danza di radice afrocubana con tre varianti: lo yambú e la columbia, propri di Matanzas, ed il guaguancó, de L’Avana. 
 
Ig/wap