Un aeroplano di trasporto IL-96 della forza area è approdato nella nazione levantina con i militari, nella loro maggioranza provenienti da Chechenia, dopo essere partiti da un aerodromo nella repubblica russa di Ossezia del Nord.
I militari dovranno incaricarsi dell’evacuazione dei ribelli curdi lontano dalla frontiera con Turchia e di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico, segnala il ministero della Difesa, citato dall’agenzia Sputnik.
Martedì scorso, il presidente russo, Vladimir Putin, ed il suo collega turco, Recep Tayyip Erdogan, si sono riuniti per sei ore nello stabilimento balneare meridionale di Sochi, ed hanno firmato un memorandum di intendimento mutuo di 10 punti.
D’accordo con quanto pattuito, nella zona siriana vicina alla frontiera con Turchia, dove si realizza l’operazione Fonte della pace, deve spiegarsi la polizia militare russa ed unità di guardie di frontiera siriane.
Dopo l’uscita da questa zona delle forze curde, incomincerà il pattugliamento congiunto di militari russi e turchi di una zona a circa 10 chilometri dalla frontiera siriana col paese euroasiatico.
Damasco ha qualificato l’operazione turca come una violazione della sua sovranità ed integrità territoriale.
Russia ha iniziato, in settembre del 2014, operazioni della sua forza aerea nella nazione levantina contro forze terroriste, su richiesta di Damasco.
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