giovedì 5 Dicembre 2024
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Tutto può succedere in Bolivia, afferma Alvaro Garcia Linera

Quello che succederà in Bolivia è difficile da prevedere, tutto può succedere: esaurimento per paura, o rottura delle tolleranze e che si sviluppi un'ondata di richieste di risarcimento, ha detto l'ex vicepresidente boliviano Alvaro Garcia Linera. 

 
In un’intervista che pubblica La Jornada digitale, l’ex dirigente politico segnala che non c’è il minore dubbio che definitivamente Washington è responsabile del golpe di stato. Non c’è un altro modo per spiegare tutto quello che è successo se non in termini di influenze esterne, di pressioni esterne. 
 
Il denaro per subornare i comandi della polizia e delle forze armate e per finanziare le proteste della borghesia tradizionale, come hanno fatto in Cile contro Allende negli anni 70, non è uscito dalle tasche degli imprenditori locali, è venuto dall’estero, ha assicurato. 
 
Garcia Linera ha considerato che il golpe civico, della polizia e militare non è ancora consolidato. In realtà, c’è un governo diviso. L’esecutivo coi golpisti. Il legislativo, sia la Camera che il Senato, è diretto dal Movimento al Socialismo, (MAS); abbiamo due terzi in entrambe le camere. 
 
Nessuna legge di convocazione delle elezioni, di nomina del nuovo tribunale si può fare senza l’Assemblea, almeno che non rompano qualsiasi bipartitismo democratico e si governi per decreto, annullando l’Assemblea. 
 
Ha detto che esiste la possibilità di una negoziazione che si vuole incominciare con Nazioni Unite, ambasciatori, governo de facto e noi, nella ricerca di pacificazione. Tutti i settori hanno un tipo di forza, di paura, di coesioni, di divisioni. La correlazione di forze si muove con fluidità. 
 
Non oso supporre che cosa succederà, espresse. Ma, voglio, un’altra volta, affermare la mia ammirazione per la prodezza di quelle donne, giovani, di quegli uomini che si manifestano con il petto scoperto, con petardi, con un bastone, per affrontare i fucili di assalto, Kalashnikov, i carri armati, gli elicotteri ed i franco tiratori. 
 
Carlos Mesa, Luis Fernando Camacho ed il comando della polizia e militare attuale sono coperti di sangue. Quel sangue non potrà mai essere cancellato. Sono disposti ad ammazzare per mantenere il capriccio del potere. La storia ricorderà Mesa non solo come un mediocre o un tiepido liberale, bensì come un golpista assassino, ha denunciato. 
 
È chiaro che, molto al di sopra del comando nazionale, c’è una forza che sta conducendo tutto. Non ci sarebbe un’altra maniera di spiegare i rischi che stanno correndo gli attuali comandi della polizia, militari e politici con questa avventura golpista. 
 
C’è stato un massacro. Nessun comando della polizia né militare agisce così, disposto a correre il rischio di essere processato per genocidio negli anni seguenti, se non avesse l’appoggio di una forza superiore. La dimostrazione è che l’OSA si è sommata al golpe e cerca di legittimarlo. 
 
L’OSA non agisce sola, come se fosse l’espressione della volontà di paesi sovrani. Agisce secondo quanto gli ordina un paese straniero. Gli Stati Uniti sono quelli che pagano i viaggi. 

Luis Manuel Arce, corrispondente in Messico di Prensa Latina
 

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