Dalla piazza Sucre de Catia fino al Palazzo di Miraflores (sede del Governo), insieme ai partecipanti nell’Incontro Mondiale contro l’Imperialismo, i manifestanti hanno reclamato il rispetto al diritto internazionale, come dei principi di autodeterminazione dei popoli e di non ingerenza nei temi interni degli stati.
Il membro della Direzione Politica del Partito Socialista Unito del Venezuela per il Distretto Capitale, Noris Herrera, ha dichiarato a Prensa Latina che solo in rivoluzione si può consolidare il vero socialismo ed è questo l’invito dei venezuelani per i popoli del mondo.
Herrera ha manifestato inoltre che con l’unità di tutti i settori popolari e sociali del mondo, e con il protagonismo dei popoli di sinistra è possibile avanzare per distruggere il modello egemonico capitalista.
Lo spiegamento di questo giovedì per le strade di Caracas è stata una condanna al patto del Punto Fisso, accordo di governabilità tra vari partiti politici venezuelani, firmato il 31 ottobre 1958, dopo la sconfitta della dittatura di Marcos Perez Jimenez, e questa firma si considerò un tradimento per scavalcare il Partito Comunista del Venezuela.
Gli antimperialisti di più di 50 paesi congregati nella mobilitazione partecipano fino a domani all’Incontro Mondiale “Per la vita, la sovranità e la pace” per esprimere il loro appoggio alla Rivoluzione bolivariana ed articolare una piattaforma unitaria per l’equità e la giustizia sociale.
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