In un messaggio pubblicato in Le Monde, stelle del cinema, della danza e del teatro, vincitori di premi Nobel, prestigiosi scienziati ed alcuni rappresentanti di altri settori, come l’ex calciatore francese Claude Makelelè, hanno fatto notare che la crisi sanitaria invita l’umanità a rispondere a questioni essenziali.
La situazione è semplice, gli aggiustamenti non sono sufficienti davanti ad un problema sistemico, segnato dall’estinzione in massa della vita nella Terra che non lascia dubbi su una minaccia esistenziale diretta, hanno precisato, sommandosi all’iniziativa dell’attrice francese Juliette Binoche e del suo conterraneo, il fisico e filosofo Aurelien Barrau.
Secondo le 200 personalità, i dirigenti ed i cittadini devono rinunciare alla logica attuale e lavorare di fronte a nuovi obiettivi, valori e forme di vedere l’economia.
Il consumismo ci ha portato a negare la vita in sé stessa, quella degli esseri umani, delle piante e degli animali, hanno insistito nel testo, firmato anche dai premi Nobel Frank Wilczek, Stanley Whittingham, Serge Haroche e Richard Roberts, e gli artisti Barbra Streisand, Edgar Ramirez, Julianne Moore, Jeremy Irons, Penelope Cruz e Willem Dafoe.
In questo senso, hanno considerato che il pianeta si trova in un punto di rottura, davanti al quale urge prendere il cammino della lotta contro l’inquinamento, contro il riscaldamento globale e contro la distruzione degli spazi naturali, perché risulta impensabile “ritornare a quella che prima consideravamo normalità”.
Ig/wmr