sabato 7 Dicembre 2024
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Più di 100 città esigono la fine del bloqueo contro Cuba

L'Avana, 26 apr (Prensa Latina) Attivisti in più di cento città si sono riuniti questo fine settimana nell'esigenza globale per la fine del bloqueo economico, commerciale e finanziario contro Cuba.

Secondo l’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP), da sabato centinaia di manifestanti si sono mobilitati in carovane di auto, moto, biciclette, raduni e hanno lanciato campagne sui social network, in una “marea di solidarietà” nel rifiuto del bloqueo.

 

Organizzazioni, simpatizzanti dell’Isola, parlamentari, accademici, cubani residenti all’estero e laureati nella nazione caraibica, hanno trasmesso messaggi per l’eliminazione dell’aggressione degli Stati Uniti.

 

Proprio in quel paese si sono svolte azioni in 13 dei suoi stati e in più di 20 centri urbani, con sfilate di auto con bandiere cubane, mentre i video dei partecipanti circolavano a Miami, Alabama, Washington, Tampa, Indiana, Tennessee, Illinois, Michigan, Georgia, California, Connecticut e Wisconsin.

 

I presenti hanno esatto l’instaurazione di normali relazioni con Cuba, senza sanzioni, sulla base del rispetto della sovranità, estendendo “Puentes de Amor”, il nome del progetto che promuove queste carovane internazionali, ha riferito l’ICAP. In sette città della Cina si sono svolte manifestazioni di sostegno alla nazione caraibica, così come a Victoria, Vancouver, Montreal e Winnipeg, in Canada.

 

A loro volta, da Belgio, Portogallo, Svezia, Irlanda, Spagna, Regno Unito, Italia, Danimarca, Russia e più di 15 città in Germania, i manifestanti hanno alzato la voce denunciando il bloqueo.

 

Anche in Iran, Seychelles, Guinea Bissau, Zambia, Tanzania, Angola, Etiopia, Repubblica Dominicana, Panama, Argentina, Brasile, Uruguay e Colombia hanno condannato l’ostilità della Casa Bianca, mentre Messico ha ospitato il XXV Incontro Nazionale di Solidarietà con Cuba.

 

A Cuba ci sono state carovane nelle province di Las Tunas, Guantánamo, Villa Clara e il comune speciale di Isla de la Juventud, una regata nelle acque della Baia de L’Avana e a livello nazionale hanno convocato ad un tweet contro il provvedimento coercitivo.

 

Movimenti di solidarietà come il Progetto Puentes de Amor, il Canale Europa per Cuba, Unblock Cuba e altre campagne, hanno ribadito che non porranno fine alle attività fino a quando l’aggressione statunitense non cesserà.

 

C’è già un appello per una nuova iniziativa internazionale il 30 maggio e si stanno preparando azioni per il mese di giugno, quando il progetto di Risoluzione di Cuba contro l’assedio della Casa Bianca sarà portato all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

 

A proposito di questi eventi, il presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha scritto su Twitter: “la protesta globale contro il bloqueo è diventata un’ondata inarrestabile”; “oggi manifestano migliaia, domani saranno milioni e un giorno sarà tutta l’umanità. Non c’è crimine che dura 100 anni e nessun popolo sovrano che accetti di sottomettersi”.

 

Ig/cgc 

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