I membri dell’Associazione Artisti Plastici hanno sostenuto il bando per l’evento, in programma tra il 12 novembre 2021 e il 30 aprile 2022, la cui concezione è oggetto di “grezza e insidiosa manipolazione politica”, riferisce il quotidiano Granma in un articolo.
Secondo la pubblicazione, “l’impegno della stragrande maggioranza degli artisti cubani alla Biennale si basa sul carattere emancipatore, aperto e socialmente inclusivo che ha caratterizzato l’evento sin dalla sua fondazione”.
Nel fervore delle azioni commemorative per la Giornata della Cultura cubana, l’istituzione ha rilasciato una dichiarazione, in cui si spiega che “nessuna falsa dichiarazione, nessun complotto ordito da coloro che cercano di isolare la nazione, minano la nostra sovranità e distruggono la legittimità del consenso sociale raggiunto per avere una patria libera, ci farà stravolgere il nostro corso”.
Continuiamo a scommettere fortemente sul fare de L’Avana e di altre città uno spazio di dialogo con creatori ed espressioni diverse provenienti da varie parti del mondo, e in particolare dall’Asia, dall’Africa, dall’America Latina e dai Caraibi, conclude.
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