giovedì 26 Dicembre 2024
AGENZIA DI STAMPA LATINOAMERICANA
Search
Close this search box.

Sopraffare Cuba è vile, da canaglia, come soffocare la sua gente, López Obrador

Messico, 15 nov (Prensa Latina) È disumano schiacciare politicamente i cubani che vivono nel paese e sono contro il bloqueo; isolarli e soffocarli per portarli a ribellarsi contro il loro governo è da canaglia, ha detto oggi il presidente del Messico.

A una domanda di un giornalista britannico nella sua conferenza stampa mattutina al Palazzo Nazionale sul caso di Cuba, il presidente ha ribadito la sua nota posizione di condanna della politica aggressiva del governo degli Stati Uniti e del suo attaccamento all’indipendenza e alla sovranità degli altri paesi.

Di fronte all’evidente insistenza del giornalista per portarlo a una dichiarazione critica contro Cuba, López Obrador ha ripetuto la frase famosa in politica estera espressa dal presidente Benito Juárez: sia tra gli individui che tra le nazioni, il rispetto dei diritti degli altri rappresenta la pace.

Il presidente messicano ha lasciato senza argomenti il suo interlocutore sottolineando che “nessuno ha il diritto di portare un popolo a ribellarsi contro il proprio governo attraverso queste pratiche e Messico è rispettoso del non intervento, noi non siamo interventisti”.

Al contrario, ha detto, le politiche in generale dovrebbero essere cambiate in modo che non ci siano ritorsioni contro i governi che hanno deciso di avere un particolare sistema politico secondo la loro idiosincrasia, la loro storia e i loro processi interni. Sono convinto, ha insistito, che Cuba non dovrebbe essere sopraffatta, politicamente parlando.
Asfissiare i cubani che hanno deciso di restare a Cuba, che sono contro il bloqueo, penso sia disumano. Isolare, soffocare gli altri, non può essere un diritto di nessuno, e farlo attraverso pratiche che portano un popolo a ribellarsi contro il proprio governo è vile, da canaglia, ha detto.

Noi in Messico, ha ricordato, nei momenti difficili della pandemia della COVID-19, abbiamo ricevuto sostegno dai messicani che vivono e lavorano negli Stati Uniti, che hanno aumentato le rimesse e questo ha significato un grande aiuto per la nostra gente.

Ma a causa del bloqueo che gli Stati Uniti hanno in atto contro Cuba, i cubani che hanno deciso di vivere e lavorare lì come i messicani, non possono inviare sostegno alle loro famiglie, e questo non mi sembra etico o umano, e non ha nulla a che fare con la fratellanza universale, ha concluso.

Ig/lma

ULTIME NOTIZIE
NOTIZIE RELAZIONATE