L'Avana, 16 nov (Prensa Latina) Il ministro del Turismo cubano, Juan Carlos García, ha affermato oggi che la sicurezza e la salute dei viaggiatori e dei lavoratori è una priorità per il settore, che ha riaperto i suoi servizi di fronte al controllo della COVID-19.
Durante una presentazione davanti ai tour operator presenti nel paese, il titolare ha sottolineato che, nonostante abbiano eliminato la quarantena obbligatoria e l’esecuzione dei test della reazione a catena della polimerasi (PCR) all’arrivo, viene mantenuto l’uso obbligatorio delle mascherine negli spazi pubblici e nei locali chiusi.
Inoltre, continua il rigoroso monitoraggio sanitario e le strutture avranno permanentemente la presenza di un team medico, mentre quattro hotel continueranno ad essere ospedali per quei casi che risultano positivi al virus SARS-CoV-2, che causa la malattia, durante il loro soggiorno nella nazione caraibica.
Gli operatori del turismo, dei trasporti e delle dogane sono stati tra i primi a essere vaccinati a Cuba e stanno attualmente ricevendo una dose di richiamo, ha affermato García, che ha considerato questa azione un segno dell’importanza che il paese attribuisce alla sicurezza nelle attività.
L’isola ha ripreso l’accoglienza di visitatori stranieri ieri con 9.144 alloggiati in 164 strutture, secondo la direttrice generale delle operazioni e della qualità di quel portafoglio, María Caridad Macías.
Nove aeroporti, tre terminal di crociere e 10 porti turistici sono le porte d’ingresso per il turismo, che ora dispone di strutture elettroniche per effettuare i suoi viaggi.
A tal proposito, il vicedirettore della compagnia cubana Datys, Yaser Valdés, ha spiegato che da ieri è operativa l’applicazione D’Viajero, che consente ai passeggeri di effettuare dichiarazioni online con le proprie informazioni anagrafiche, di immigrazione, sanitarie e doganali.
Ig/kmg
