Durante il suo intervento nella seconda giornata dell’Incontro regionale dei capi di governo dei Caraibi alle Bahamas, il ministro ha sottolineato che questo sostegno finanziario non è un dono, ma piuttosto un obbligo dovuto alla loro responsabilità storica nel generare il cambiamento climatico.
Oltre ai danni causati dalla colonizzazione e dallo sfruttamento delle risorse in America Latina e nei Caraibi, ha proseguito.
Ritiene inoltre che la complessità degli attuali meccanismi di finanziamento, la loro lentezza e le complicate procedure non corrispondono all’urgenza che dovrebbe caratterizzare il finanziamento del clima.
Secondo la Presidenza cubana, tramite Twitter, il capo del governo ha sottolineato che “è imperativo, allo stesso tempo, che il Fondo per il clima verde, il Fondo per l’ambiente globale, il Fondo per l’adattamento e tutte le banche multilaterali semplifichino e armonizzino le procedure per i finanziamenti per il clima”.
Il primo ministro cubano ha osservato che le nazioni sviluppate non sono riuscite a raggiungere l’obiettivo di fornire 100 miliardi di dollari all’anno per sostenere gli sforzi del sud, previsto dal 2020.
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