domenica 20 Aprile 2025
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Presentano nuove prove in un complotto di corruzione in Venezuela

Caracas, 9 sett (Prensa Latina) Il procuratore generale Tarek William Saab ha rivelato oggi nuove prove del complotto di corruzione presso la società statale Petróleos de Venezuela (PDVSA), che include un nuovo mandato d'arresto internazionale contro l'ex ministro Rafael Ramírez.

In dichiarazioni alla stampa nazionale ed estera accreditata, il capo del Pubblico Ministero ha approfondito il noto caso sulla base degli elementi forniti dal detenuto Víctor Aular, ex vicepresidente del PDVSA, e durante il processo investigativo in corso.

Ha affermato che da agosto 2017 ad oggi, 25 schemi di corruzione sono stati aggiunti a questa “rete brutale, criminale e delinquenziale”, alcuni dei quali sono sotto inchiesta ed altri processi si sono conclusi con la condanna dei loro imputati.

Saab si è rammaricato del fatto che molti di questi soggetti, come il caso di Ramírez e dei “suoi scagnozzi”, abbiano mandati di arresto, richieste di estradizione e allarmi rossi, che sono stati coordinati non solo con la polizia internazionale, ma anche con i paesi dove si trovano a vivere da “magnati e re”.

Abbiamo insistito e seguito il completamento delle rispettive procedure affinché queste persone siano giudicate dalla legge nella Repubblica Bolivariana, ha insistito.

Il procuratore generale ha affermato che in conseguenza di ciò, è stato chiesto l’avvio di un nuovo processo di estradizione nei confronti dell’ex presidente della PDVSA, Rafael Ramírez, per il caso dell’operazione Atlanctic e per riciclaggio di denaro derivante dalla corruzione in Andorra.

Saab ha affermato che la cosa più moralmente riprovevole è che queste persone cercano di giustificare queste azioni, usando in modo immorale e vergognoso il nome del comandante Hugo Chávez, qualcosa di veramente esecrabile, ha concluso.

Ig/jcd

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