Il Museo Nazionale di Belle Arti ha iniziato il processo di assemblaggio della mostra “Wifredo Lam, indivisible”, dedicata a celebrare il 120° anniversario della nascita del più universale dei pittori cubani.
Secondo l’istituzione, dal social network di Facebook, la mostra comprende il più rilevante del percorso artistico del prolifico creatore, basato sul concetto musicale “Non divisi”, che nel contesto culturale cubano è stato utilizzato dal maestro Roberto Valera e che in una traduzione libera significa indivisibile.
La proposta, che aprirà i battenti presso “l’Edificio de Arte Cubano” dell’entità l’8 dicembre, fa parte delle azioni dedicate a rendere omaggio all’artista, tra cui il colloquio “La perspectiva de Lam”, in cui intellettuali cubani e stranieri discuteranno della sua eredità.
La mostra articola il percorso più rilevante di Lam, che “si svolge in un viaggio consacratorio da Parigi a L’Avana, con un trionfante ritorno in Europa senza dimenticare le sue radici antillane”, mentre il sito ufficiale del museo pubblicherà brani della sua vita e del suo lavoro.
Fino al 26 febbraio 2023, la mostra unisce opere che hanno segnato la fruttuosa carriera di Lam a varie latitudini, come Francia, Spagna, Stati Uniti e Italia, e che dimostrano la solidità del lavoro “senza fessure” del creatore.
In questo modo il concetto melodico viene trasferito alle arti plastiche, con la sua particolarità di “in crescendo”, mentre emergeranno davanti agli occhi dello spettatore 69 dipinti, disegni e incisioni, “dove ogni fase funge da canale di comunicazione con la successiva”, spiega il museo.
“I suoi dipinti e incisioni, disegni e ceramiche costituiscono un’espressione unica e indistruttibile di tutto ciò che lui rappresenta per l’arte cubana”, afferma il documento, sottolineando il valore indivisibile dell’opera dell’artista, che delizia attraverso il ritmo della composizione come un mezzo di espressione poetica universale.
Liz Arianna Bombadilla Leon, giornalista di Prensa Latina
