La coalizione di destra Chile Vamos e il Partito Repubblicano di estrema destra si sono ritirati dall’accordo, in seguito alla decisione del presidente Gabriel Boric di esercitare il suo diritto costituzionale e di concedere la grazia a 13 prigionieri lo scorso dicembre.
“Il governo non subisce pressioni con un provvedimento di questo genere, il paese è stato danneggiato”, ha avvertito Monsalve.
Il deputato Raúl Leiva, del Partito socialista, ha concordato con il sottosegretario all’Interno che, non tornando al tavolo del dialogo, la destra colpisce la cittadinanza e non solo l’Esecutivo.
I sondaggi qui pubblicati indicano che l’aumento della criminalità è la principale preoccupazione dei cileni, al di sopra di altri problemi come l’inflazione, la povertà e la disuguaglianza.
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