In un discorso televisivo alla nazione, Netanyahu ha riferito che la Knesset (parlamento) discuterà tale iniziativa nella sua prossima sessione per dare il tempo di negoziare con i critici della proposta.
La decisione è stata causata dalle massicce manifestazioni che si stanno svolgendo da settimane in varie parti del paese contro questo regolamento, che limiterebbe la capacità della Corte Suprema di respingere le leggi consentendo al Parlamento di rileggere i regolamenti impugnati da questo organo.
Il piano, inoltre, consentirebbe all’Esecutivo di estrema destra di controllare la nomina dei magistrati.
La tensione è salita a livelli senza precedenti da ieri dopo la destituzione ieri sera del ministro della Difesa, Yoav Gallant, il giorno dopo le sue critiche pubbliche contro la riforma giudiziaria e esigendo appelli al dialogo.
La defenestrazione ha scatenato massicce proteste in Israele e chiede uno sciopero generale di vari settori, tra cui medici, università e l’Histadrut, la principale federazione sindacale della nazione.
Diverse televisioni nazionali hanno evidenziato che i settori più di destra dell’alleanza governativa hanno fatto pressione su Netanyahu nelle ultime ore per mantenere il programma del progetto, nonostante la crescente opposizione politica, imprenditoriale e militare.
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