Il testo, presentato per la trentunesima volta, ha ricevuto due voti contrari (Stati Uniti e Israele) e uno stato membro si è astenuto (Ucraina).
La risoluzione riconosce l’assedio come l’elemento centrale della politica degli Stati Uniti nei confronti di Cuba da più di sessant’anni.
I suoi effetti non sono cessati un solo giorno e l’80% della popolazione dell’isola conosce solo un paese colpito dal bloqueo.
Il rapporto presentato all’Assemblea Generale dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, riconosce la continuazione di questa politica contro Cuba e la sua inclusione nella lista degli stati sponsor del terrorismo come azioni incompatibili con un sistema internazionale basato sul diritto.
Le azioni degli Stati Uniti sono una flagrante manifestazione dell’esercizio del potere politico ed economico, in chiara violazione dei diritti umani, compreso l’accesso allo sviluppo.
Gli effetti di queste disposizioni sono tanto evidenti quanto inammissibili secondo la Carta delle Nazioni Unite ed i principi del diritto internazionale, conclude il testo messo a disposizione degli stati membri.
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