L’incontro riunisce un centinaio di intellettuali, personalità, pensatori ed accademici di 37 paesi nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana, insieme ai loro colleghi cubani, per discutere le attuali sfide delle forze progressiste e concordare strategie comuni di azione contro la rinascita del fascismo ed il violento assalto capitalista.
Nel discorso di apertura, il direttore del Dipartimento Ideologico del Partito Comunista di Cuba, Rogelio Polanco, ha sottolineato l’importanza dello scambio di visioni e di definire azioni, basate su una riflessione impegnata, nel perseguimento delle lotte storiche della sinistra.
Più riflessione e più azione di fronte alla schiacciante onnipresenza del capitale nel suo tentativo di privatizzare anche i sogni ed i desideri della gente e di dirottare la disputa di significati a favore degli interessi meschini delle élite imperiali – ha affermato Polanco.
“Inoltre denuncio che l’egemonia statunitense è determinata da due industrie: quella che produce armi e quella che riproduce l’immaginario capitalista, per questo è urgente rafforzare la coscienza anti-egemonica e decolonizzante, spazi di dibattito e riflessione al servizio della giustizia sociale”.
Ha individuato come linee d’azione la condanna dell’imperialismo e del sionismo, la lotta per la pace, nonché la solidarietà del popolo contro l’aggressione imperialista, che ha descritto come il più elementare degli impegni che devono essere assunti dalle pubblicazioni teoriche di sinistra.
Nel primo giorno dell’incontro, i partecipanti hanno riflettuto sull’importanza di articolare gli sforzi per rafforzare l’unità della sinistra, senza perdere l’identità, in un panel presieduto dal vicedirettore del Centro Fidel Castro Ruz, Elier Ramírez.
Ig/evm
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