In apertura dell’incontro, è stato sottolineato che durante questo periodo furono approvate diverse politiche pubbliche per stimolare l’inserimento del settore nell’occupazione, l’espansione dei servizi di supporto domiciliare ed assistenziale e l’emancipazione delle donne.
La segretaria generale della FMC, Teresa Amarelle, ha spiegato che il bilancio presentato al congresso rappresenta la chiusura di una fase complessa per il paese in materia socioeconomica, nella quale le donne sono state un pilastro fondamentale.
Come dettagliato nel rapporto diffuso, la FMC ha intensificato gli scambi con le famiglie cubane su questioni legate all’indisciplina sociale, alla criminalità ed alla corruzione.
Si precisa che costituisce un punto di forza dell’organizzazione riuscire ad avere il 91,47% di integrazione, un dato superiore a quello raggiunto nella precedente edizione del congresso e che testimonia la crescita sostenuta delle adesioni, soprattutto delle giovani donne che raggiungono i 14 anni di età, in tutte le province.
Risulta che i consultori per le donne e le famiglie si sono consolidati come spazio di resistenza e creatività per la FMC, perfezionando il loro lavoro con l’aumento del numero degli assistiti e la preparazione al lavoro attraverso programmi di formazione.
Più di 300 delegate provenienti da tutto il paese dibattono questo giovedì su come rivitalizzare e rafforzare il ruolo dell’organizzazione, in un contesto segnato dall’intensificazione del bloqueo imposto dagli Stati Uniti sull’isola.
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