Secondo il presidente sul suo account nel social network Twitter, il fatto che un organo amministrativo formuli accuse contro il Presidente della Repubblica costituisce un’aperta violazione costituzionale e costituisce un’arbitrarietà.
Ha aggiunto che di fronte a questa manovra è necessario rispondere con la forza del popolo ed ha esortato i suoi compatrioti progressisti all’estero ad avviare le campagne contro quello che ha definito un golpe di stato blando nel paese.
La reazione di Petro arriva dopo che due giudici del Consiglio Elettorale Nazionale hanno presentato un’accusa in cui mettevano in discussione il finanziamento della sua campagna elettorale condotta nel 2022.
L’accusa riguarda presunte violazioni dei limiti sugli importi consentiti dalla legge da spendere nell’ambito di un processo di proselitismo politico.
Petro ritiene che le spese per gli osservatori elettorali che si prendono cura dei voti già espressi non costituiscono un atto elettorale, ma, come ha affermato, sono un diritto ed un obbligo in protezione del cittadino.
“La campagna, per legge, termina il giorno prima delle elezioni”, ha concluso.
Ig/ifs