domenica 24 Novembre 2024
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L’Italia esige la cessazione delle azioni statunitensi contro Cuba

Roma, 21 mag (Prensa Latina) Diverse organizzazioni politiche e sociali in Italia hanno reclamato ancora una volta la cessazione delle azioni del governo degli Stati Uniti contro Cuba, che colpiscono il suo popolo e vogliono destabilizzare il paese, si legge oggi in un comunicato.

In un messaggio pubblicato sul sito digitale del quotidiano Il Faro di Roma, diffuso dalla Rete Comunista, nonché dalle organizzazioni giovanili di sinistra Cambiare Rotta e dall’Opposizione Studentesca d’Alternativa (OSA), si esige al presidente Joe Biden di rimuovere a Cuba dalla lista degli “stati che sponsorizzano il terrorismo”.
Nella nota, le organizzazioni firmatarie sottolineano che, dopo più di 60 anni di infame bloqueo economico e commerciale, le amministrazioni statunitensi si rifiutano di “accettare che il popolo cubano sia determinato a resistere ed a difendere la sua morale e il suo stile di vita, senza subire ingerenze esterne”.
“Non accettano che Cuba abbia dimostrato a livello internazionale la capacità di stabilire relazioni di uguaglianza e di cooperazione in tutto il mondo, cosa evidente nel nostro paese con l’arrivo delle Brigate Mediche durante il periodo COVID-19, e più recentemente con la presenza degli specialisti sanitari cubani in Calabria”, aggiungono.
Ecco perché, come affermano, “nel tempo si sono aggiunti numerosi tentativi di destabilizzazione, attacchi contro le autorità, così come contro siti istituzionali e turistici, ed infine l’inserimento nella lista degli stati che sponsorizzano il terrorismo.
Quest’ultima misura, sottolineano, ha gravi conseguenze per chiunque voglia avere a che fare con Cuba, dagli aiuti umanitari alla ricerca universitaria, passando per il commercio ed il rilascio di visti per i cittadini.
Si riferiscono al fatto che il 15 maggio il Dipartimento di Stato statunitense ha informato il Congresso dell’elenco dei paesi che nel 2023 “non hanno collaborato pienamente” con la loro politica “antiterrorismo” e, per la prima volta, Cuba non è stata nominata, sebbene sia ancora inclusa nella lista degli stati che sponsorizzano il terrorismo.

Ig/ort

 

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