mercoledì 3 Luglio 2024
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Il presidente boliviano esorta il mondo a passare al modello multipolare

San Pietroburgo, Russia, 7 giu (Prensa Latina) Il presidente dello Stato Plurinazionale della Bolivia, Luis Arce, ha esortato oggi la comunità globale a muoversi verso un modello multipolare, come meccanismo per raggiungere l'equilibrio globale.

“Sono sicuro che condividiamo la convinzione che la ricomposizione di un ordine mondiale ci porterà verso un mondo più giusto ed equilibrato”, ha affermato il presidente andino nel suo discorso alla sessione plenaria del Forum Economico Internazionale (SPIEF 2024) dove partecipa come ospite speciale del presidente Vladimir Putin.
In questo senso, Arce ha ricordato che Bolivia è stata una vittima storica delle economie di enclave, però adesso, con l’applicazione del Modello Economico Sociale Comunitario Produttivo, ben differente dal modello neoliberista applicato dalle nazioni occidentali, il paese cresce e si sviluppa quotidianamente.
Inoltre, ha spiegato ai presenti allo SPIEF che il progetto si basa sull’identificazione di una crisi strutturale multidimensionale che esiste nel sistema capitalista; così come i problemi decisionali di organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite che dimostrano politiche macroeconomiche neoliberiste.
Allo stesso modo, ha sottolineato che la crisi climatica, alimentata dal capitalismo, ha aggravato il problema del cibo e della povertà nel mondo.
“Nel 2005, tutti questi problemi strutturali sono stati identificati e con questi dati è stato creato il Modello Economico Sociale Comunitario Produttivo, incentrato sull’aiuto alle comunità economicamente svantaggiate”, ha affermato il capo dello Stato.
Allo stesso modo, ha sostenuto che il piano boliviano differisce sostanzialmente dai modelli neoliberisti proposti dalle organizzazioni internazionali, perché ha un principio economico, ma ha uno scopo sociale.
“Si basa su precetti ancestrali delle comunità indigene, sulla produzione e non sul commercio, a differenza del sistema capitalista, e sull’utilità sociale con sanità e istruzione”, ha aggiunto.
Bolivia “ha avuto successo” con questo modello economico sociale, essendo il paese che “si è recuperato maggiormente dal tasso di disoccupazione” in tutta l’America Latina, oltre a ridurre la povertà estrema dal 38% nel 2005 a 11,9 punti percentuali nel 2023, ha affermato il leader boliviano
D’altro canto, ha concluso che “il mondo di oggi è il riflesso della crisi multidimensionale del sistema capitalista che è composta da almeno sette crisi: la finanziaria, la climatica, l’energetica, l’alimentare, l’idrica, quella delle politiche macroeconomiche e la crisi istituzionale in varie organizzazioni internazionali”.

Ig/odf

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