“Con profondo rammarico mi unisco al dolore per il femminicidio di Gabriela Vásquez a Cochabamba”. “La sua tragica morte, dopo una dolorosa agonia, non solo lascia due minorenni senza la madre, ma ferisce profondamente il cuore della nostra società”, ha scritto il dignitario sulle reti sociali.
Arce ha aggiunto che questo tipo di reati non possono più essere tollerati ed ha chiesto di rafforzare la legge 348 in materia, sulla quale ha sottolineato che non va “messa in discussione”.
La scomparsa Gabriela Vázquez è risultata la nona vittima di femminicidio nel dipartimento di Cochabamba quest’anno ed ha lasciato due orfani, un adolescente di 14 anni ed un bambino di sei anni, dopo una lunga lotta per la vita in terapia intensiva, accoltellata almeno 20 volte dal suo ex compagno, Moisés M.
“Esorto l’Assemblea Legislativa Plurinazionale ad approvare urgentemente il disegno di legge volto a rafforzare i meccanismi di prevenzione, cura, protezione e riparazione globale per le donne in situazioni di violenza”, ha ribadito il dignitario.
Ha inoltre sottolineato l’importanza di approvare il disegno di legge sulla protezione rafforzata dei bambini e degli adolescenti, il cui obiettivo è garantire l’imprescrittibilità dei reati sessuali contro neonati, ragazze, ragazzi e adolescenti, nonché del reato di infanticidio.
Arce ha ricordato che il reato più frequente nel paese è la violenza contro le donne, soprattutto in ambito familiare e quindi, dalla famiglia e da tutti i livelli degli organi governativi e statali, bisogna passare dal dolore e dall’indignazione, all’azione.
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