Zulima Díaz, specialista della delegazione del Ministero della Scienza, Tecnologia e Ambiente (Citma) a Ciego de Ávila, ha affermato che l’obiettivo è adattarsi ai cambiamenti climatici per ridurre le vulnerabilità degli spazi naturali di grande importanza per lo sviluppo turistico della regione.
Tra i risultati, è stato evidenziato il recupero di oltre 10 chilometri di spiagge con copertura sabbiosa, nelle zone degli isolotti Coco, Guillermo e Paredón Grande, un’azione volta a mitigare gli effetti dell’erosione e ad aumentare la superficie di balneazione, per offrire un prodotto di qualità superiore.
È previsto inoltre il risanamento delle dune costiere mediante la piantumazione di piante autoctone, l’estrazione di altre specie esotiche invasive e la costruzione di passerelle in legno, che impediscono la compattazione dei tumuli, riconosciuti come barriera naturale contro gli eventi idrometeorologici estremi.
L’iniziativa è finalizzata anche alla formazione degli operatori delle strutture alberghiere, extralberghiere e di supporto al turismo, con l’obiettivo di fornire conoscenze per una gestione efficiente degli ecosistemi costieri ed aumentare la percezione dei rischi legati ai cambiamenti climatici.
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