La consegna dei Premi Pisto Manchego, assegnati dall’Unione dei Giornalisti Cubani a Camagüey, è stata un’occasione per dialogare sull’autore di Sóngoro-Cosongo e sul suo spazio nel quotidiano El Camagüeyano.
Secondo quanto affermato da Maria Antonia Borroto, una delle più importanti ricercatrici dell’opera di Guillén, la frase “l’ho detto tante volte, sono un giornalista ed anche un poeta”, è fondamentale per comprendere lo scrittore che difende la prosa afrodiscendente e latinoamericana.
Guillén, arrivato al giornale nel 1924, aveva nel Pisto uno spazio per “la critica sociale, con uno stile di scherno e di interrogatorio”, secondo la stessa Borroto.
Nel frattempo, il noto giornalista dell’Agenzia Cubana di Notizie, Adolfo Silva, ha assicurato che “il giornalismo di Nicolás Guillén non è stato studiato abbastanza”.
La sua casa natale in via Hermanos Agüero, situata nel centro storico della città, dichiarata Patrimonio dell’Umanità, fu testimone del dibattito in cui la figura del poeta rinacque grazie alla sua eredità, che è una luce per il giornalismo attuale.
Questo 10 luglio, Cuba e la Fondazione Nicolás Guillén hanno celebrato ancora una volta la nascita dell’intellettuale, titolare della cattedra di prosa e giornalismo cubano nell’isola caraibica, prima e dopo il trionfo rivoluzionario del 1959.
Ig/fam