In un articolo pubblicato oggi, l’ex presidentessa di stato ha analizzato la complessa situazione di questo paese dopo nove mesi dalla gestione di La Libertad Avanza ed ha insistito sulla necessità di affrontare il problema di un’economia bi-monetaria.
“C’è un brutale calo dell’attività economica e oggi l’Argentina è più cara in dollari rispetto ai paesi sviluppati. Ciò trasforma il tasso di inflazione del tre o quattro per cento al mese, che Milei ed il suo ineffabile ministro dell’Economia (Luis Caputo) vogliono farci credere come un successo, quando è una vera tragedia sociale, poiché avviene nel quadro di una profonda recessione”.
Inoltre, ha sottolineato che “questa tragedia non può essere nascosta: dal rapido aumento della disoccupazione agli oltre un milione di bambini che ogni notte vanno a dormire senza un piatto di cibo”.
Allo stesso modo, ha messo in guardia contro l’avanzata esponenziale del traffico di droga nei quartieri popolari di fronte al ritiro dello stato ed al vertiginoso calo del tenore di vita della classe media.
Come sempre accade in Argentina, agli aggiustamenti seguono le difficoltà. Le immagini delle persone picchiate e gassificate – in questa occasione pensionati – non fanno che confermare la violenza generata da ideologie in cui i cittadini sono solo una variabile. Tutto è diventato molto brutto ed è molto ingiusto, ha detto.
“Affrontare il problema dell’economia bi-monetaria e ciò che comporta, la mancanza di una valuta forte, è ciò che dovrebbe mobilitare le forze che continuano a credere nella nazione”, ha concluso.
Ig/gas