La nota della PF precisa che la proposta di esecuzione comprendeva anche il ministro Alexandre de Moraes, del Tribunale Supremo Federale (TSF), e il vicepresidente Geraldo Alckmin, ed è stata discussa nella casa del generale Walter Braga Netto.
“Sono state prese in considerazione diverse condizioni per l’esecuzione del ministro Alexandre de Moraes, compreso l’uso di ordigni esplosivi e l’avvelenamento in un evento pubblico ufficiale”, si legge nel testo.
“Per giustiziare il presidente Lula, il documento descrive, considerando la sua vulnerabilità sanitaria e le frequenti visite agli ospedali, la possibilità di ricorrere ad avvelenamenti o all’uso di sostanze chimiche per provocare un collasso organico”, si legge nel documento del PF.
L’operazione indica che i maggiori responsabili sono i “Kids pretos”, che sarebbero militari attivi e membri della riserva. Oltre a loro è stato arrestato un agente della polizia federale.
Secondo la PF, esisteva un piano operativo chiamato “Daga Verde y Amarilla” ed avrebbe dovuto essere eseguito il 15 dicembre 2022.
L’azione di polizia per l’arresto dei militari, autorizzata da De Moraes, ha eseguito questo martedì cinque ordinanze di custodia cautelare, tre ordinanze di perquisizione e 15 diverse misure carcerarie cautelari.
Uno dei principali imputati è il generale di riserva Mario Fernandes, che è stato segretario esecutivo della Segreteria Generale della Presidenza nel governo di Jair Bolsonaro (2019-2022) ed è attualmente consigliere del deputato federale Eduardo Pazuello, ex ministro della Salute, politico di estrema destra.
Inoltre, dopo l’omicidio, si sarebbe successivamente costituito un “Ufficio per la Gestione delle Crisi Istituzionali” per gestire i conflitti istituzionali derivanti da tali atti.
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