domenica 9 Febbraio 2025
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Cuba rifiuta la decisione degli Stati Uniti di imprigionare i migranti a Guantanamo

L'Avana, 30 gen (Prensa Latina) Cuba ha respinto la decisione degli Stati Uniti di utilizzare la base navale di Guantanamo, territorio occupato illegalmente, per imprigionare decine di migliaia di migranti espulsi con la forza.

Il Ministero delle Relazioni Internazionali (Minrex) ha descritto l’annuncio dell’amministrazione statunitense come una dimostrazione di brutalità, attraverso la quale il governo di Donald Trump sta agendo per “presumibilmente” correggere i problemi creati dalle condizioni economiche e sociali del paese del nord, dalla propria gestione del governo e dalla sua politica estera.
“Molte delle persone che gli Stati Uniti stanno espellendo o intendono espellere sono vittime delle politiche di saccheggio del governo stesso e coprono esigenze di manodopera che sono esistite storicamente nell’agricoltura, nell’edilizia, nell’industria, nei servizi ed in vari settori dell’economia statunitense”, ha affermato il Ministero delle Relazioni Internazionali, in una nota pubblicata sul suo sito web.
Ha sottolineato che i migranti sono anche il risultato della facilità di ingresso alla frontiera, di regole selettive motivate politicamente che li accolgono come rifugiati, e anche del danno socioeconomico causato da misure coercitive unilaterali.
Ha anche ricordato che una parte significativa del contributo è destinata all’economia statunitense; hanno un lavoro, una casa, hanno creato una famiglia ed hanno pianificato la loro vita in quella nazione.
Il Minrex ha denunciato che il territorio in cui l’amministrazione Trump propone di inviare i migranti non appartiene agli Stati Uniti, poiché si tratta di una parte della provincia orientale di Guantanamo, che continua a essere occupata militarmente, illegalmente e contro la volontà dell’isola.
“Questa struttura militare è nota a livello internazionale, tra le altre cose, perché ospita un centro di tortura e di detenzione a tempo indeterminato, al di fuori della giurisdizione dei tribunali statunitensi, dove sono state trattenute persone fino a 20 anni senza mai essere state condannate per nessun crimine”, ha denunciato.

Ig/mks

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