martedì 18 Marzo 2025
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Palestina condanna le azioni israeliane a Gerusalemme Orientale

Palestina ha condannato le misure adottate da Israele per limitare l'ingresso dei musulmani nella zona occupata di Gerusalemme Orientale, che desiderano pregare nella moschea di Al-Aqsa durante il mese sacro del Ramadan, che sta per iniziare.

Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha affermato in una nota che queste azioni rappresentano una flagrante violazione del diritto dei cittadini alla libertà di culto.
Sono anche un’estensione dell’aggressione contro il nostro popolo ed un tentativo di introdurre con la forza dei cambiamenti nell’attuale realtà politica, storica e giuridica di Gerusalemme Orientale, ha affermato.
Il Ministero degli Esteri ha affermato che l’obiettivo finale delle autorità del paese vicino è quello di demolire questo tempio musulmano e costruirne uno ebraico.
Per decenni il Monte del Tempio è stato un punto di attrito cruciale nel conflitto israelo-palestinese.
Venerato da cristiani, musulmani ed ebrei, il sito fa parte della città vecchia, situata nella parte orientale della metropoli, occupata dall’esercito israeliano durante la guerra del 1967.
I musulmani, in particolare i palestinesi, affermano che la visita israeliana è una provocazione ed un tentativo di giudaizzare il complesso e il resto della regione orientale.
In base ad accordi raggiunti decenni fa, agli ebrei è consentito visitare il sito solo a determinate condizioni, ma non è consentito pregare.
Tuttavia, sotto la crescente pressione dei settori di destra ed ultra-ortodossi, il numero di fedeli di questa religione che cercano di pregare in questo luogo è aumentato.
Questa comunità prega presso il Muro Occidentale, noto in Occidente come Muro del Pianto, che costituisce la barriera esterna della spianata e rappresenta l’unica vestigia del secondo tempio biblico, costruito dal re Erode.
Di fronte all’aumento del numero di visitatori in massa e alla lenta espansione della preghiera ebraica nel sito, le autorità musulmane e palestinesi affermano che Israele sta cercando di cambiare lo status quo.

Roberto Castellanos Fernandez, giornalista di Prensa Latina

 

 

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