“Le posizioni degli Stati Uniti presso l’UNESCO e la FAO hanno infranto il consenso storico e sollevato obiezioni su questioni legate al cambiamento climatico e all’Agenda del 2030”, ha denunciato il ministro su Twitter.
Rodríguez ha commentato sulla piattaforma stessa che ciò dimostra la “politica isolazionista promossa” dal governo degli Stati Uniti “per imporre una nuova divisione del mondo, contraria al multilateralismo ed alla Carta delle Nazioni Unite”.
L’amministrazione Trump ha ordinato una revisione dei contributi del paese a diverse agenzie delle Nazioni Unite, sulla base di un rapporto che mette in dubbio quali organizzazioni internazionali, convenzioni o trattati promuovano atteggiamenti anti-USA. Questa decisione è interpretata da politici e analisti di diversi paesi e di diverse affiliazioni come una minaccia di abbandono o di ritiro dei contributi, al fine di spingerli verso una situazione di completa dipendenza dallo stato del nord.
Nel 1983, sotto Ronald Reagan, e nel 2018, durante il primo mandato di Trump, gli Stati Uniti abbandonarono l’UNESCO, per poi sempre farvi ritorno.
Dopo il secondo arrivo di Trump alla Casa Bianca, gli Stati Uniti hanno abbandonato il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite e l’Organizzazione Mondiale della Sanità e, tra le altre cose, hanno tagliato i finanziamenti a diverse agenzie.
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