giovedì 22 Maggio 2025
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Raúl Castro e Díaz-Canel dirigono la manifestazione del Primo Maggio a Cuba

L'Avana, 1° mag (Prensa Latina) Il leader della Rivoluzione cubana, Generale d'Esercito, Raúl Castro, ed il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel hanno presieduto oggi il corteo popolare nella Plaza de la Revolución della capitale, in occasione della Giornata Internazionale dei Lavoratori.

Migliaia di persone, con bandiere, striscioni e cartelli che alludono alla data e sostengono il processo rivoluzionario cubano, hanno risposto all’appello della Centrale dei Lavoratori di Cuba (CTC) a partecipare alla marcia del Primo Maggio di quest’anno.
Il ritorno della tradizionale sfilata in Piazza della Rivoluzione José Martí, interrotta a causa della pandemia di COVID-19, aggiunge un tocco di colore alla celebrazione cubana, dato il significato simbolico del luogo in cui, esattamente 25 anni fa, nel 2000, lo storico leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, formulò il concetto di Rivoluzione.
Davanti ai massimi dirigenti del paese, decine di migliaia di residenti della capitale e più di mille ospiti stranieri hanno espresso la loro condanna del bloqueo economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti da oltre sei decenni, che impedisce lo sviluppo del paese e colpisce la vita di milioni di cubani.
Nell’ambito della campagna di comunicazione “Por Cuba Juntos Creamos”, la CTC ha promosso la partecipazione popolare alle marce, come ulteriore dimostrazione di sostegno al processo rivoluzionario, e le grandi folle hanno risposto positivamente in tutte le piazze del paese.
Nei giorni precedenti l’anniversario, i media tradizionali e virtuali hanno diffuso storie di vita di lavoratori e dirigenti sindacali, video promozionali, spot televisivi e radiofonici e interviste con rappresentanti di vari sindacati, a testimonianza del potere di mobilitazione dei lavoratori.
Come espressione di sostegno mondiale a Cuba, circa 1.000 delegati internazionali provenienti da oltre 30 paesi, in rappresentanza di 100 organizzazioni sindacali di cinque continenti, hanno sfilato a fianco del popolo ed hanno condannato il bloqueo economico, commerciale e finanziario della Casa Bianca, che impedisce il pieno sviluppo delle forze produttive del paese.

Ig/ale

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