martedì 24 Giugno 2025
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Miguel Díaz-Canel ricorda José Martí, l’eroe nazionale cubano

L'Avana, 19 mag (Prensa Latina) Il Presidente Miguel Díaz-Canel ha ricordato l'Eroe Nazionale Cubano José Martí, in occasione del 130° anniversario della sua scomparsa in combattimento.

Díaz-Canel, sul suo profilo di Twitter, ha citato la frase “Ho vissuto nel mostro e ne conosco le viscere: -e la mia fionda è quella di David”, tratta da una lettera che Martí scrisse al suo amico Manuel Mercado, iniziata nell’accampamento di Dos Ríos il 18 maggio 1895, ma che non riuscì a terminare.
Nel testo, descritto come il suo testamento politico, affermava di essere “in pericolo ogni giorno” di dare la vita per l’indipendenza cubana e di impedire così “agli Stati Uniti di espandersi nelle Antille e di scendere, con questa forza aggiuntiva, sulle nostre terre nelle Americhe”.
“A 130 anni dalla sua morte in combattimento sui campi di Cuba, la lettera postuma e il testamento politico del nostro Apostolo continuano a guidare e sostenere il più profondo antimperialismo”, ha affermato il capo di stato.
Sulla piattaforma stessa, anche il ministro delle Relazioni Internazionali dell’isola, Bruno Rodríguez, ha commemorato l’anniversario.
“La sua vasta opera politica, intellettuale e letteraria è il fondamento solidaristico della Rivoluzione cubana e della sua portata internazionale a favore della vera integrazione dell’America Latina e dei Caraibi”, ha osservato il ministro.
José Julián Martí Pérez (L’Avana, 28 gennaio 1853 – Dos Ríos, 19 maggio 1895) è stato un politico, diplomatico, poeta, saggista, giornalista e filosofo cubano, fondatore del Partito Rivoluzionario Cubano e organizzatore della Guerra d’Indipendenza cubana.
Fu ed è considerato un uomo di grande vocazione latinoamericana e internazionalista, un cubano di proiezione universale e il più grande pensatore politico ispanoamericano del XIX secolo.
Secondo i critici specializzati, il contenuto, lo stile e la bellezza unica delle sue poesie, lettere, articoli di giornale e discorsi lo consacrano come un intellettuale di grande cultura.

Ig/raj

 

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