martedì 24 Giugno 2025
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Propongono la sospensione dell’accordo di associazione UE-Israele

Ancora in fase di deliberazione, il Gruppo Madrid+ ha ascoltato la proposta del Ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, di sospendere immediatamente l'accordo di associazione UE-Israele.

L’iniziativa, accompagnata da un’altra proveniente dalla Spagna, volta a stabilire un embargo sulle vendite di armi a Israele per porre fine alla guerra a Gaza, è oggetto di dibattito tra i rappresentanti di una ventina di paesi riuniti nella capitale, incentrandosi sulla situazione in Medio Oriente.
I delegati di 20 governi europei, arabi e Brasile si concentrano sull’idea di dare nuovo impulso a quella che considerano l’unica soluzione possibile per una pace duratura nella regione: due stati, Israele e Palestina.
Lo stesso Albares aveva dichiarato, in un’intervista rilasciata a France Info poco prima, che Spagna riconosceva l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) come unico
canale di dialogo per eventuali negoziati, e non qualsiasi settore associato al popolo palestinese.
“Dobbiamo tutti attuare un embargo sulle armi; non possono esserci vendite di armi a Israele”, ha affermato il diplomatico, ribadendo il suo appello a congelare l’accordo dell’Unione Europea (UE) con Israele.
Nel vivo dell’incontro del Gruppo Madrid+, il Primo Ministro dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) Mohamed Mustafa ha chiesto di esercitare maggiori pressioni su Israele affinché ponga fine all’inferno a Gaza ed in Cisgiordania.
Mustafa ha affermato di sperare che Israele ascolti e ponga fine all’offensiva militare a Gaza se verranno imposte delle sanzioni, come proposto da Albares.
“Ciò che sta accadendo in Palestina è molto triste e vorremmo che finisse il prima possibile”, ha osservato, aggiungendo che è necessario “fermare la carestia e fermare il genocidio”.
“Molti paesi nel mondo vedono cosa sta succedendo e chiaramente lo disapprovano, ma è ovvio che la disapprovazione non significa fare qualcosa”, ha sottolineato.
Albares, in qualità di ospite, ha affermato che avrebbe chiesto ai partecipanti all’incontro di fare della Conferenza delle Nazioni Unite del 17 giugno “un grande passo” verso il riconoscimento dello Stato palestinese, in modo che i paesi che non l’hanno ancora fatto, lo facciano.
Ha inoltre affermato di sperare di trovare un consenso sull’idea che Spagna e Palestina adottino una risoluzione delle Nazioni Unite che consenta l’invio di aiuti umanitari su larga scala e senza restrizioni a Gaza.
Germania, Francia, Italia e Brasile si unirono per la prima volta a questo tipo di incontro.

Fausto Triana, corrispondente in Spagna di Prensa Latina

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