venerdì 5 Dicembre 2025
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Presidente colombiano esige una maggiore collaborazione per proteggere l’Amazzonia

Bogotà, 22 ago (Prensa Latina) Il presidente colombiano Gustavo Petro ha chiesto la decarbonizzazione e una più stretta collaborazione tra i paesi della regione per combattere il cambiamento climatico ed i delitti che impoveriscono le risorse naturali dell'Amazzonia.

In un discorso pronunciato durante la Quinta Riunione dei Presidenti e dei Capi di Stato dell’Organizzazione del Trattato di Cooperazione per l’Amazzonia (OTCA), che si svolge da lunedì scorso nella capitale, il presidente ha affermato che, dopo il riscaldamento globale, il principale nemico della più grande bioma del pianeta è il narcotraffico.
Ha ritenuto che la protezione dell’Amazzonia passi anche attraverso una componente militare, che deve intervenire contro gli attacchi provenienti dai gruppi di narcotrafficanti che si impadroniscono del territorio e trasportano la droga attraverso bacini fluviali sommersi verso altri continenti.
Petro ha anche avvertito che il narcotraffico viene ora utilizzato come pretesto per invasioni militari.
Data questa situazione, ha ritenuto essenziale che i Ministeri della Difesa, le Forze Armate e l’Intelligence della Polizia si coordinino nella lotta contro i nemici della foresta pluviale amazzonica, come il narcotraffico e le mafie.
Ha poi chiesto al suo omologo brasiliano, Luiz Inácio Lula da Silva, che partecipa al vertice con il presidente boliviano Luis Arce, di contribuire a organizzare una Conferenza sulla sicurezza latinoamericana per affrontare le minacce da lui descritte in precedenza.
Ha inoltre sottolineato la necessità di interrompere il consumo di carbone, petrolio e gas.
“La nuova era riguarda la decarbonizzazione dell’economia. La scienza afferma che dobbiamo impedire al carbonio di entrare nell’atmosfera. Il progressismo deve sostenere l’abbandono delle economie basate sui combustibili fossili”, ha osservato.
Inoltre, si è opposto a forme di consumo sfrenato, ritenendo che il capitalismo stia portando le emissioni di carbonio nell’atmosfera a livelli insostenibili, riflesso dell’accumulazione di capitale e dell’avidità.
“Sostengo la posizione delle comunità indigene amazzoniche secondo cui non può esserci estrazione e sfruttamento di idrocarburi nella foresta pluviale”, ha concluso.

Ig/ifs

 

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