La quinta edizione dell’evento si svolgerà fino al 5 ottobre ed è unica nel suo genere in quanto è la prima volta aperta a film stranieri, con rappresentanze da Kazakistan, Serbia, Mongolia, Uzbekistan e dall’Istituto Cubano di Arte e Industria Cinematografica (ICAIC).
“Per Cuba, per l’ICAIC, per il cinema cubano, è molto importante rispondere positivamente a questo invito che abbiamo ricevuto dall’Archivio di Stato della Federazione Russa, considerandolo uno dei risultati del lavoro svolto attraverso questa relazione, sviluppata ormai da quasi due anni”, ha dichiarato Gladys González, vicedirettrice dell’organizzazione dell’isola caraibica, in un’intervista a Prensa Latina.
A questo proposito, ha aggiunto che esporre opere come “De Cierdad Manera” (1975) di Sara Gómez e “Una Pelea Cubana Contra Los Demonios” (1972) di Titón al Festival permette al pubblico russo di vedere film che mostrano il progresso del nascente cinema rivoluzionario cubano.
“Questa è un’eccellente opportunità per mettere in mostra la qualità dei nostri film. Queste copie hanno senza dubbio una lunga vita davanti a sé, poiché il loro restauro ci permette di riconnetterci e raggiungere nuovi pubblici”, ha affermato González.
Ha aggiunto che, nell’ambito dei progetti collaborativi, è stato recuperato anche il film Capablanca, poiché l’intero film si trovava negli archivi russi e l’audio originale a Cuba, consentendone la proiezione sul grande schermo nei cinema de L’Avana l’estate scorsa.
“Dopo una prima visita all’archivio di Stato russo, abbiamo trovato circa 70 film cubani in ottime condizioni fisiche e da questa collaborazione è iniziato lo sviluppo di strategie congiunte per preservare e recuperare il nostro patrimonio”, ha concluso la vicedirettrice dell’ICAIC.
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