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Rixi Moncada del partito Libre impugnerà i risultati elettorali in Honduras

Tegucigalpa, 2 dic (Prensa Latina) Rixi Moncada, candidata presidenziale del Partito della Libertà e della Rifondazione (Libre), partito al governo in Honduras, ha denunciato presunti brogli nelle elezioni generali di domenica ed ha annunciato che impugnerà i risultati.

“Le elezioni non sono perse. Il sistema bipartitico ci ha imposto il suo schema elettorale manomettendo il TREP (Sistema di Trasmissione dei Risultati Preliminari) ed i dati biometrici”, ha dichiarato Moncada in una conferenza stampa presso la sede del suo partito a Tegucigalpa.
A questo inganno, ha proseguito, si deve aggiungere “l’interferenza imperialista diretta del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che poche ore prima delle elezioni ha annunciato l’indulto assoluto al narcotrafficante Juan Orlando Hernández”, alludendo al condono concesso all’ex presidente honduregno (2014-2022).
“Un boss condannato da loro stessi come principale complice di un cartello criminale per il traffico di droga negli Stati Uniti: oltre 400 tonnellate di cocaina”, ha sottolineato la candidata riferendosi a Hernández, del Partito Nazionale (PN) di destra.
Ha ritenuto che il sostegno pubblico di Trump al suo avversario del PN nelle elezioni, Nasry Asfura, e la sua minaccia di tagliare tutti gli aiuti economici al paese se l’elettorato avesse favorito la vittoria di Libre alle urne, fossero una coercizione contro il popolo honduregno.
“Trump ha condannato la mia partecipazione alle elezioni, ma manterrò le mie posizioni e non mi arrenderò. Sarò sempre al fianco del popolo, con i miei valori saldi nella difesa della mia patria libera e dei principi di non ingerenza e sovranità popolare; l’indipendenza e l’autodeterminazione dei popoli”, ha sottolineato.
La candidata del partito Libre, che secondo i risultati parziali pubblicati dall’autorità elettorale si colloca al terzo posto – dietro Asfura e l’altro candidato di destra, il liberale Salvador Nasralla – ha affermato di mantenere la sua proposta di democratizzare l’economia per la giustizia sociale.
“E se per queste ragioni mi etichetta come comunista, usando quella logora tattica da Guerra Fredda, so che il popolo honduregno che mi conosce sarà sempre indignato per la sua ingerenza”, ha risposto al presidente degli Stati Uniti.
Ha inoltre denunciato l’esistenza di schede elettorali gonfiate a livello presidenziale e ha accusato il sistema bipartitico, rappresentato dal Partito Nazionale e dal Partito Liberale, di queste presunte irregolarità.
Il partito Libre non riconoscerà nessuno dei due candidati dell’oligarchia; sono entrambi la stessa persona, ha affermato Moncada, che ha chiesto il rigoroso rispetto della volontà popolare espressa alle urne entro i 30 giorni stabiliti dalla legge, prima della proclamazione ufficiale dei risultati.

Ig/edu

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