A seguito di un incontro con i suoi vertici, la candidata presidenziale del Partito Libre, Rixi Moncada in occasione delle elezioni generali del 30 novembre, ha chiesto “l’annullamento totale” delle elezioni ed un’indagine sul “terrorismo elettorale” in corso.
Moncada ha denunciato la manipolazione del sistema di trasmissione dei risultati preliminari (TREP) in un processo funestato dalla paralisi dello scrutinio dalla notte delle elezioni, che ha tenuto con il fiato sospeso questo paese centroamericano.
Sebbene la presidente del Consiglio Nazionale Elettorale (CNE), Ana Hall, abbia annunciato domenica sera la ripresa “immediata” dello scrutinio, interrotto da venerdì a causa di “problemi tecnici”, i risultati elettorali rimangono privi di aggiornamenti ufficiali.
Pochi minuti dopo il ripristino di lunedì, lo scrutinio si è nuovamente bloccato sul sito web del CNE per l’ennesima volta a causa di “guasti tecnici”, una situazione che aumenta l’incertezza ad otto giorni dalle elezioni cruciali.
“Libre non riconosce le elezioni tenutesi sotto l’interferenza e la coercizione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e dell’oligarchia alleata che ha attaccato il popolo honduregno con un golpe di stato elettorale in corso”, ha avvertito Moncada leggendo una dichiarazione ai suoi sostenitori.
La candidata presidenziale del partito di sinistra ha denunciato la manomissione del sistema TREP, sottolineando che il suo codice sorgente era stato manipolato.
“Senza utilizzare le tre chiavi del sistema di sicurezza, all’insaputa dei tecnici responsabili, il software è stato manomesso ed interferito, violando la Legge Elettorale ed i protocolli di sicurezza”, ha dichiarato l’ex segretaria della Difesa del governo dell’attuale presidentessa, Xiomara Castro.
Moncada ha anche condannato l’indulto concesso da Trump all’ex presidente honduregno, Juan Orlando Hernández (2014-2022), condannato da un tribunale di New York a 45 anni di carcere per aver introdotto illegalmente centinaia di tonnellate di cocaina negli Stati Uniti.
Libre ha disconosciuto qualsiasi funzionario pubblico che offra i propri servizi e annunci la propria collaborazione nella transizione di governo “con i nemici del popolo, autori di questo golpe di stato elettorale in corso”, secondo la dichiarazione.
Il gruppo progressista ha convocato un’assemblea straordinaria sabato prossimo per intervenire contro quelle che considera elezioni fraudolente.
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