A nome del presidente Nicolás Maduro, il Ministro degli Esteri venezuelano Yván Gil ha espresso la sua gratitudine al capo di stato cubano tramite Telegram.
Gil ha affermato che questo atto di pirateria non solo costituisce una flagrante violazione del diritto internazionale, ma anche “rappresenta un’aggressione inaccettabile alla sovranità nazionale del Venezuela, al diritto al libero commercio ed alla libertà di navigazione”.
L’alto diplomatico ha affermato che questo attacco “rappresenta una minaccia per tutti i popoli della nostra regione, mettendo a repentaglio la pace e la stabilità a cui teniamo così tanto”.
In un messaggio su Telegram, il presidente cubano ha espresso il suo “pieno sostegno alla dichiarazione di denuncia rilasciata dal governo del Venezuela” giovedì e ha condannato fermamente l’attacco a una petroliera nel Mar dei Caraibi, perpetrato dalle Forze Armate degli Stati Uniti.
“Ciò costituisce un atto di pirateria, una violazione del diritto internazionale e un’escalation di aggressione contro questa nazione sorella”, ha affermato Díaz-Canel.
Anche Bruno Rodríguez, ministro delle Relazioni Internazionali cubano, ha condannato fermamente “l’escalation aggressiva del governo degli Stati Uniti contro Venezuela”.
“Condanniamo il vile atto di pirateria ed il sequestro da parte delle forze militari degli Usa di una nave che trasportava petrolio venezuelano, che viola le regole del libero commercio e della libertà di navigazione, in palese trasgressione del diritto internazionale”, ha scritto sul social network Bruno Rodríguez.
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