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L’ex presidentessa de facto della Bolivia inizia uno sciopero della fame

La Paz, 9 feb (Prensa Latina) Nel tentativo di impedire l'inizio giovedì del processo Golpe di Stato II, l'ex governante de facto Jeanine Áñez si è dichiarata oggi in sciopero della fame, nel carcere di Miraflores.

 

In una lettera letta dalla figlia, Carolina Ribera, l’ex presidentessa, nominata dopo il rovesciamento dell’ex capo di stato costituzionale, Evo Morales, ha annunciato la sua decisione.

 

Áñez è imputata per violazione dei doveri e per risoluzioni incostituzionali.

 

La nuova misura di pressione dà continuità alle ripetute denunce per una presunta “violazione di tutti i miei diritti e garanzie”, alle manovre dilatorie della difesa e persino a una dichiarazione pubblicata questo martedì dai 21 ex presidenti che compongono l’Iniziativa Democratica della Spagna e delle Americhe, seguace della politica degli Stati Uniti.

 

Nonostante una commissione investigativa internazionale indipendente abbia certificato che alle elezioni del 20 ottobre 2019 il Movimento Al Socialismo non ha commesso frode, Añez ribadisce questo pretesto, con cui ha originato i blocchi stradali, le aggressioni fisiche, le minacce e infine l’intervento di militari e polizia per forzare le dimissioni di Morales.

 

Nel caso noto come Golpe di Stato II, una commissione di pubblici ministeri della città di La Paz ha presentato un’accusa formale contro Áñez nel contesto delle indagini sul rovesciamento del 10 novembre 2019 dell’ex presidente costituzionale Evo Morales.

 

La Procura ha anticipato di disporre di oltre 70 elementi di prova e di circa 20 testimonianze, dai quali risulta che l’imputata ha violato la legge e la Costituzione.

 

Ig/jpm 

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