“In un incontro con il COB, abbiamo concordato per il 2022 un aumento di stipendio del 4% al minimo nazionale e del 3% allo stipendio base”, ha scritto il presidente sul suo account di Twitter.
“Con tanto lavoro, fatica ed in unità con il popolo boliviano – ha aggiunto nel tweet – siamo tornati sulla strada della crescita e della ricostruzione economica; dobbiamo prenderci cura di ciò che abbiamo realizzato”.
Arce ha sottolineato in dichiarazioni alla stampa alla Casa Grande del Pueblo (sede dell’esecutivo) che queste trattative sono ardue e dure, ma finiscono sempre con accordi positivi per tutti.
Durante l’intervento, insieme a Juan Carlos Huarachi, leader della COB, e al suo Comitato Esecutivo, il capo di stato ha riconosciuto la maturità della leadership sindacale.
L’aumento concordato significa un miglioramento rispetto alla controproposta iniziale che offriva l’1,5% allo stipendio base e una percentuale simile al minimo nazionale.
In precedenza, Huarachi aveva rifiutato quell’offerta e aveva affermato che l’ultima parola sull’aumento sarebbe venuta da un incontro politico con il presidente.
L’aumento avrà effetto dalla sua registrazione in un decreto supremo, che, come è tradizione in Bolivia, sarà pubblicato il 1° maggio, festa del lavoro.
Tuttavia, Huarachi ha elogiato l’accordo e ha ribadito che i lavoratori sostengono l’amministrazione guidata da Arce.
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