giovedì 26 Dicembre 2024
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Denunciano gli abusi sessuali soprattutto sulle prigioniere nelle carceri statunitensi

Washington, 13 dic (Prensa Latina) I detenuti di almeno due terzi delle carceri federali degli Stati Uniti sono stati vittime di violenze sessuali da parte di dipendenti del Bureau of Prisons (BOP) nell'ultimo decennio, hanno riferito oggi.

 

Un’analisi della Sottocommissione Permanente per le Indagini del Senato ha concluso che su oltre 5.000 denunce di abusi sessuali presentate contro i lavoratori del BOP, 134 sono state corroborate da indagini interne o da procedimenti penali.

Tuttavia, diversi dipendenti di questa entità, che hanno ammesso in dichiarazioni giurate di aver aggredito i prigionieri, hanno evitato il procedimento penale e molti sono stati persino autorizzati a ritirarsi con benefici, secondo il quotidiano The Hill.

“I nostri risultati sono profondamente inquietanti e dimostrano che il BOP non riesce sistematicamente a prevenire, rilevare e affrontare gli abusi sessuali sui prigionieri da parte del proprio personale”, ha affermato il senatore Jon Ossoff, presidente del sottocomitato.

Tra gli elenchi di agenzie citate nel rapporto, si menziona specificamente il Federal Correctional Institution di Dublino, in California, dove l’ex direttore e cappellano ha abusato sessualmente di donne detenute.La struttura è diventata nota come il “club dello stupro” e il suo manager è stato riconosciuto colpevole di otto capi di imputazione per aver abusato sessualmente di donne incarcerate costringendole, tra varie cose, a posare nude, secondo un rapporto del Los Angeles Times della scorsa settimana.


Ig/ifs

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