giovedì 26 Dicembre 2024
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Israele tenta di porre fine alla protesta dei prigionieri palestinesi con la forza

Ramallah, 22 mar (Prensa Latina) Le autorità israeliane hanno isolato o trasferito in luoghi sconosciuti i capi dei prigionieri palestinesi, che domani inizieranno un massiccio sciopero nelle carceri di questo paese per respingere le misure punitive adottate nei loro confronti.

 

I principali media palestinesi hanno rivelato questo mercoledì che da ieri sera il Servizio Penitenziario (IPS) ha applicato misure contro i membri del Comitato Supremo di Emergenza per i Prigionieri, che riunisce detenuti di tutte le fazioni.

Secondo l’agenzia di stampa ufficiale WAFA, l’IPS ha isolato Ammar Mardi, che rappresenta il movimento governativo Fatah, e Salama al-Qatawi, del Movimento di Resistenza Islamica (Hamas).

Inoltre, ha trasferito in luoghi sconosciuti Muhammad al-Tus, decano dei prigionieri palestinesi, che è dietro le sbarre dal 1985; Walid Hanatsheh, del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP); Zaid Bsisi, della Jihad Islamica, e Bassem Khandakji, del Partito Popolare.

Tutti loro hanno iniziato ieri lo sciopero della fame, a cui si uniranno circa duemila prigionieri questo giovedì, primo giorno del Ramadan, il mese sacro per i musulmani.

La Commissione per i Prigionieri e gli Ex Prigionieri ha annunciato che il segretario generale del FPLP, Ahmed Saadat, sarà uno dei principali leader che inizieranno domani la nuova fase di protesta.

Anche Marwan Barghouti, uno dei principali leader di Fatah, si unirà allo sciopero della fame. Sia Saadat che Barghouti sono in prigione da più di due decenni.


Ig/rob

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