Il testo crea il concetto di “legittima difesa privilegiata” che concede vantaggi procedurali a funzionari di polizia, investigatori o membri delle forze armate quando sparano se, a loro avviso, la loro vita e integrità fisica o quella di terzi sono in pericolo.
Diverse organizzazioni, tra cui il sindacato dei lavoratori dell’Istituto Nazionale dei Diritti Umani, hanno avvertito che questa norma favorisce un livello molto elevato di impunità e crea uno scenario in cui le vittime di violazioni delle loro garanzie sono lasciate senza giustizia.
Ricordano anche le azioni del Corpo dei Carabinieri durante la rivolta sociale del 2019, quando numerose persone sono morte, centinaia hanno riportato ferite gravi con conseguenze permanenti, come la perdita della vista, e migliaia sono state arbitrariamente detenute.
La controversa iniziativa, ora convertita in legge, è stata discussa e approvata a tempo di record nelle camere di senatori e rappresentanti dopo la morte in servizio del sottufficiale Rita Olivares.
Quando era già nell’Esecutivo, un altro poliziotto, il caporale Daniel Palma, fu assassinato con due colpi al volto, che portarono alla sua rapida promulgazione prima ancora che diverse obiezioni al suo contenuto fossero inviate alla Corte Costituzionale.
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