Le fonti, citate dall’agenzia nazionale SANA, hanno indicato che una carovana di 77 veicoli, di cui 32 cisterne cariche di greggio, è partita dai giacimenti petroliferi nel nord-est della provincia di Hasakeh, ed è entrata in Iraq attraverso il confine illegale di Al-Walid.La colonna, come nelle precedenti occasioni, era presidiata da membri armati delle cosiddette Forze Democratiche Siriane (FDS), una formazione illegale finanziata e sponsorizzata da Washington.
Questo saccheggio avviene mentre il paese sta affrontando una catastrofe umanitaria causata dai recenti terremoti e nel bel mezzo di una carenza di derivati del petrolio dovuta all’occupazione statunitense di aree che contengono più del 90% dei giacimenti di idrocarburi.
Siria produceva prima della guerra, nel 2011, più di 380.000 barili di greggio al giorno, ma questa cifra è scesa a soli 80.000, di cui 66.000 saccheggiati dalle truppe statunitensi e dalle FDS.
Il ministero degli Esteri siriano ha recentemente rivelato che le perdite nel settore petrolifero ammontano a 105 miliardi di dollari, mentre 235 lavoratori del settore hanno perso la vita, 46 sono rimasti feriti e 112 risultano dispersi dopo essere stati rapiti.
Ig/fm