Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati ha affermato in un comunicato che questa strategia significa una guerra aperta contro il popolo palestinese.
Ha anche criticato l’escalation degli attacchi dei coloni ebrei contro i palestinesi, la loro terra, il bestiame, le proprietà ed i luoghi sacri in Cisgiordania, compresa la parte orientale della città di Gerusalemme.
L’approfondimento e l’espansione degli insediamenti è un deliberato sabotaggio di ogni possibilità di stabilire sul terreno lo Stato di Palestina ed una violazione delle norme internazionali, ha denunciato il ministero degli Esteri.
Ha anche criticato il silenzio della comunità internazionale di fronte ai crimini israeliani.
Due giorni fa il ministero ha bocciato i piani della nazione vicina di giudaizzare la parte orientale della città di Gerusalemme.
Allo stesso modo, ha condannato le sistematiche restrizioni israeliane ai fedeli che visitano i loro luoghi santi, sia cristiani che musulmani.
Considera queste misure come “un’estensione di una politica coloniale volta a imporre un maggiore controllo sull’accesso ai luoghi sacri”.
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