Segnalò che i soccorritori (che vengono da circa una ventina di paesi) e volontari lavorano nei luoghi dove ci sono indizi che esiste ancora una persona viva.
“Abbiamo la speranza che troveremo ancora qualcuno con vita, tutto può succedere, ma in qualche modo la ricerca continua perché i familiari hanno fiducia”, ha affermato.
Dettagliò che in almeno cinque punti stanno ancora lavorando i soccorritori dopo il sisma di grandezza 7,1 del 19 settembre, che provocò 186 morti in questa città ed un totale di 324 morti a livello nazionale, fino al momento.
Mancera aggiunse che le brigate di Protezione Civile hanno ricevuto più di 11 mila solleciti di revisione di immobili, dei quali si realizzarono già circa nove mila, dove si valutarono i danni ed i livelli di abitabilità.
Circa otto mila immobili sono abitabili e non richiedono riparazioni maggiori; più di 700 necessiteranno qualche riparazione per essere abitabili, e per circa 300 edifici si richiede una supervisione maggiore, che potrebbe determinare la loro demolizione.
Ha anche fatto notare che le 38 edificazioni abbattute il 19 settembre furono costruite più di 30 anni fa.
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