La riforma è stata inoltrata attraverso il meccanismo Fast Track (via rapida), nato per accelerare l’approvazione di disegni di legge favorevoli alla pace, derivati dall’Accordo de L’Avana, firmato tra il governo e l’ex guerriglia, adesso partito della Forza Alternativa Rivoluzionaria del Comune.
Promossa l’iniziativa per maggioranza, passerà ora a revisione della Corte Costituzionale.
Attraverso le reti sociali, il ministro dell’Interno, Guillermo Rivera, sottolineò che “questo è un progetto di riforma che rivendica il monopolio delle armi e delle forze nelle mani dello Stato ed, a sua volta, proibisce la conformazione, appoggio, finanziamento, a qualunque classe di gruppo civile al margine della legge”.
“È un tema molto positivo, ed ha il proposito di offrire garanzie di non ripetizione alle vittime”, espresse.
Voci che appoggiano la pace in Colombia qualificarono la votazione nel Senato come “una vittoria politica e simbolica delle vittime”.
La notizia alleviò le tensioni in un’agitata giornata parlamentare nella quale, in senso contrario, si è sospesa per la seconda volta la votazione della Giustizia Speciale di Pace, nuovamente posticipata per mancanza di quorum.
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