Il diplomatico, nell’articolo “Il rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite nel suo insieme e l’interconnessione è la chiave per la pace e la stabilità internazionale”, pubblicato martedì sul sito del Ministero degli Esteri, parla dei crescenti rischi di un conflitto su scala planetaria.
Lavrov ha precisato che l’orientamento delle azioni della NATO nella regione dell’Asia-Pacifico verso il crollo dell’architettura regionale, che si sta sviluppando attorno all’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN), rischia di far emergere una nuova fonte di tensione geopolitica.
Allo stesso tempo, si tenta di espandere l’area di responsabilità della NATO all’intero emisfero orientale con l’astuto slogan “dell’indivisibilità della sicurezza della regione euro-atlantica e indo-pacifica”, ha detto il capo della diplomazia russa.
Per raggiungere questo obiettivo, ha osservato, sono state create alleanze politico-militari come AUKUS, che comprende Australia, Gran Bretagna e Stati Uniti, la “troika” degli Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud ed i “quattro” di Giappone, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda.
Inoltre, la direzione di tali sforzi contro Russia e Cina non è nascosta, ha affermato Lavrov, aggiungendo che l’Occidente presta particolare attenzione all’espansione nello spazio post-sovietico.
Dopo il crollo dell’URSS, ha scritto Lavrov, gli Stati Uniti hanno deciso apertamente di impadronirsi dell’Ucraina, citando le parole della sottosegretaria di Stato, Victoria Nuland alla fine del 2013, secondo cui Washington avrebbe speso 5 miliardi di dollari per educare politici obbedienti a Kiev.
Ieri, Lavrov aveva dichiarato che c’era stata una svolta senza precedenti nel confronto israelo-palestinese, il che confermava l’impossibilità dell’attuale status quo nella zona del conflitto.
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