Lopez Abrador, per la coalizione Faremo Insieme Storia (Movimento di Rigenerazione Nazionale ed i partiti del Lavoro, ed Incontro Sociale) ha il 42,40% per raggiungere la sedia presidenziale, nel suo terzo tentativo.
La sua miglior percentuale anteriore è stata di 41,30% in dicembre.
Dietro di lui ci sono Ricardo Anaya (Partito Azione Nazionale, della Rivoluzione Democratica e Movimento Cittadino) che ha perso terreno in febbraio per le accuse di triangolazione e riciclaggio di denaro sporco attraverso un’azienda fantasma, spinte dal governativo Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI).
Ora Anaya ottiene un 24,90%, davanti al candidato del PRI, Josè Antonio Meade, coalizione Tutti per il Messico che somma oltre al PRI i partiti Verde ed Alleanza Nazionale.
Perfino Meade aveva raggiunto Anaya al secondo posto, ma inizia la campagna elettorale col 22,80%, dopo cadere quasi due punti percentuali nell’ultimo mese.
Un studio di Goldman Sachs, uno dei principali gruppi bancari di investimento e valori, considera che il vantaggio di Lopez Obrador risulta a questo punto difficile da rimontare, quando mancano meno di 100 giorni per il 1º luglio.
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