Il provvedimento è entrato in vigore dopo la mezzanotte di questo giovedì e sarà in vigore fino alle 23:59, ora locale, di lunedì prossimo, una volta trascorse le elezioni presidenziali di domenica.
Lo scopo di entrambe le istituzioni militari è garantire la tutela dei cittadini ed il loro diritto a partecipare al voto elettorale, al quale sono chiamati 21 milioni 620mila 705 elettori, che si recheranno negli oltre 30mila seggi elettorali abilitati su tutto il territorio nazionale.
Il Comando Operativo Strategico delle Forze Armate Nazionali Bolivariane (Ceofanb), attraverso le Regioni Strategiche di Difesa Integrale, stabilirà uno stretto controllo dei movimenti alle frontiere delle persone, sia via terra, aria e mare, sia del passaggio veicolare.
Ciò salvaguarderà “l’inviolabilità dei confini e impedirà l’attività di persone che potrebbero rappresentare una minaccia alla sicurezza nazionale”, in occasione delle elezioni.
Prevede inoltre la sospensione del porto di armi da fuoco e da taglio; e vieta la vendita e la distribuzione di bevande alcoliche, la cosiddetta Legge Divieto, su tutto il territorio nazionale negli orari indicati.
Le forze dell’ordine e gli altri organi di sicurezza, debitamente autorizzati, procederanno “alla chiusura immediata degli stabilimenti e degli esercizi commerciali che violeranno e non osserveranno le disposizioni di cui sopra”, si legge nella delibera.
Vieta inoltre sull’intero territorio nazionale le riunioni e le manifestazioni pubbliche, le concentrazioni di persone e ogni altro atto analogo che possa disturbare o pregiudicare il normale svolgimento del processo elettorale, sempre negli stessi orari fissati.
Nel documento si precisa che ciascuna forza di polizia continuerà a prestare i propri servizi “per garantire la sicurezza nella giurisdizione corrispondente” nel rispetto delle istruzioni impartite dal Ceofanb e potrà agire o intervenire solo su sue espresse istruzioni.
A due giorni dalle 31° elezioni dall’inizio della Rivoluzione Bolivariana, hanno continuato ad arrivare nel paese osservatori internazionali di organizzazioni e singoli ospiti, di governi e di partiti politici, di cui più di 600 hanno ricevuto l’invito ad accompagnare il Consiglio Elettorale Nazionale.
La campagna politica si è conclusa ieri per tutti i candidati, con conferenze stampa ed eventi di massa, come quello organizzato dal Comando Campaña Venezuela Nuestra di Nicolás Maduro a Caracas, dove i suoi seguaci hanno riempito da un capo all’altro otto dei più grandi viali della capitale.
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