La notizia è stata annunciata dall’ex capo di stato della Colombia, Ernesto Samper, che ha dichiarato che non ha alcun senso per un paese come Cuba, che ha lavorato per la pace nel mondo ed ha aiutato la sua nazione a firmare i primi accordi per porre fine a un conflitto di molti anni, sia legato al terrorismo.
Ha denunciato inoltre che, come conseguenza di questa classificazione, il popolo cubano è soggetto a misure punitive disumane a causa dell’ostacolo che questa classificazione rappresenta per l’accesso ai medicinali, al cibo ed alle condizioni di vita di base.
La lettera inviata a Biden riconosce che, nel maggio di quest’anno, il Dipartimento di Stato ha deciso di cancellare Cuba dalla lista delle nazioni che non cooperano nella lotta al terrorismo, ma si è rammaricato che, in modo contraddittorio, alla fine le autorità insistono a mantenerla.
“Senza alcuna prova, Cuba è accusata di legami con le attività terroristiche di cui è stata vittima e, a causa di questa presunzione, si impongono dure sanzioni che colpiscono direttamente la sua popolazione e squilibrano permanentemente la sua economia”, ha aggiunto.
Inoltre, ha proseguito, mantenere l’inclusione di Cuba nella lista degli Stati che sponsorizzano il terrorismo costituisce una misura coercitiva difficile da giustificare nel XXI secolo, quando l’uguaglianza tra gli stati deve essere una realtà.
La lettera è firmata dall’ex presidente del governo spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero; l’ex presidentessa del Brasile, Dilma Rousseff; l’ex presidentessa dell’Argentina, Cristina Fernández de Kirchner; l’ex presidente dell’Ecuador Rafael Correa, ed altri trenta noti politici.
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